La riforma costituzionale

il 4 Dicembre sarà una data molto importante per il futuro del nostro paese. I cittadini decideranno se confermare o meMatteo Renzi Presidente del Consigliono, attraverso Referendum confermativo, la riforma costituzionale approvata dal parlamento l’8 Aprile del 2014. La riforma è nata dalla volontà del Presidente del Consiglio e segretario del Partito Democratico Matteo Renzi con l’obiettivo di modernizzare le istituzioni italiane. Proveremo in pochi punti a riassumere i contenuti più importanti della riforma.

SUPERAMENTO BICAMERALISMO PARITARIO E IL NUOVO SENATO

La riforma propone il superamento del bicameralismo paritario che attribuisce sia alla Camera che al Senato gli stessi poteri legislativi. Il bicameralismo paritario è una anomalia tutta italiana dove sia Senato che Camera sono due perfetti doppioni in tutto.

Con la riforma le funzioni saranno differenziate. La Camera voterà la maggior pa
rte delle leggi, mentre il Senato, in linea generale, potrà chiedere delle modifiche. Il bicameralismo paritario rimarrà per le leggi di modifica costituzionale, leggi elettorali e leggi che riguardanodownload-4 gli enti locali. Il Senato sarà composto da 100 senatori (quindi non più 315) che non saranno stipendiati poiché già consiglieri regionali o sindaci. La sola Camera darà la fiducia al governo. Quindi in breve la Camera resterà quella politica nazionale, mentre il Senato rappresenterà le Regioni e i Comuni. In costituzione è stato istituito il “voto in tempi certi” con il quale il parlamento ha 70 giorni di tempo per esprimersi su una legge dichiarata essenziale per l’attuazione del programma di governo.

RIFORMA TITOLO V DELLA COSTITUZIONE

Viene anche riformata la parte V della costituzione che regola i rapporti tra Stato e Regioni. La riforma D’Alema del 2001 introdusse la cosiddetta “legislazione concorrente” cioè quelle materie per le quali la competenza era divisa fra stato e regione. La legislazione concorrente ha causato in questi anni innumerevoli conflitti e incertezze legislativa che hanno causato perdite di tempo e di soldi. Con la riforma lo stato potrà intervenire, con la clausola di supremazia, sulle materie regionali nell’interesse nazionale. Alle regioni rimane il potere legislativo per la pianificazione del territorio, mobilità, valorizzazione bene culturali e artistici, servizi scolastici.

Verrà abolito il CNEL, cioè il consiglio nazionale economia e lavoro, che aveva l’obiettivo di presentare leggi per il parlamento. In quasi 70 anni di attività è stato pressoché inutile presentando pochi disegni di legge.L’abolizione dell’ente è uno dei pochi argomenti che mette d’accordo sia il NO che il SI.

Inoltre, in costituzione, è stabilito che i futuri consiglieri regionali non potranno guadagnare più del sindaco capoluogo di regione. In più i finanziamenti pubblici ai gruppi politici del consiglio regionale saranno aboliti per sempre. Quindi ci saranno molti risparmi e magari anche meno sprechi.

LE GARANZIE COSTITUZIONALI, RAPPRESENTANZA E PARTECIPAZIONE

Ci sono anche molte novità che riguardano questi temi: garanzie costituzionali, rappresentanza e partecipazione.

La garanzia costituzionale per eccellenza, il Presidente della Repubblica, non cambia nei suoi poteri , ma bensì nella sua elezione: viene eletto in seduta comune ed è richiesta per i primi 3 scrutini è richiesta la maggioranza dei 2/3, dalla quarta alla settima invece serviranno i 3/5 e dalla votazioni successive serviranno sempre i 3/5, ma dei votanti. Questo vuol dire che la semplice maggioranza non potrà più eleggere da solo il Presidente della Repubblica. Cambia anche il metodo di elezione dei giudici della Corte Costituzionale: 3 giudici saranno eletti dalla Camera e due dal Senato. la Corte Costituzionale avrà anche poteri in più tra cui quello di giudicare preventivamente le leggi elettorali prima che siano promulgate.

Vengono riformate anche gli strumenti di democrazia diretta:

  1. Referendum Abrogativo: Rimane com’è oggi, ma se vengono raggiunte 800mila firme il Quorum(50%+1) sarà riferito, non agli elettori totali, ma bensì dagli elettori delle ultime elezioni nazionali.
  2. Vengono introdotti i Referendum d’indirizzo e propositivi
  3. Leggi di Iniziativa Popolare: aumentano le firme necessarie per sottoscrivere la proposta popolare,ma viene garantita la discussione obbligatoria in parlamento.

Oltretutto viene introdotto in costituzione due principi importanti: l’obbligo di trasparenza per la pubblica amministrazione e viene rafforzata la parità di genere nelle istituzioni e nell’accesso in tutti gli organi politici ed elettivi.

 

 

 

 

 

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