Laicità e Religione

Credo che in un mondo multiculturale e globalizzato l’esistenza di stati confessionali sia anacronistico e antistorico. Non si può sentire nel 2016, in paese che ancora si considera moderno, un prete che afferma di poter curare l’omosessualità oppure vedere intere piazze occupate da persone che credono che esista una famiglia naturale. La famiglia naturale non esiste, perché essa è un costrutto della società. Naturali invece sono sia l’eterosessualità sia l’omosessualità. E’ orribile anche pensare che nella maggior parte degli stati Medio Orientali si debbano impiccare persone dello stesso sesso che si amano; vedere donne che vengono lapidate perché magari non portavano il velo; uccise persone che seguono un’altra religione. Anche se capisco che ogni stato ha le sue radice e tradizioni, ma questo non vuol dire che chi è “deviante” debba essere perseguitato.

In questi anni si parla, e si usa alcune volte in maniera impropria, il termine laico. Una società è laica quando quando gli appartenenti sono prima di tutto cittadini interessati ai problemi concreti e poi individui interessati ai loro problemi interiori. Interessante cosa dice Zagrebelsky a proposito di religione, in un convegno tenuto nel 2009 intitolato “La laicità dal punto di vista dei laici”:

“La religione è essenziale per la nostra esistenza, ma per vivere in società, tra di noi, non ne abbiamo bisogno”

La laicità, negli stati moderni è diventato ormai un sacrosanto Diritto Individuale, rappresentazione di libertà e democrazia. Infatti, in Italia, è definito dall’articolo 8 della costituzione.

Ecco perché credo che uno stato debba essere laico per evitare disparità di trattamento che poi si possono tramutare in disuguaglianze sociali ed economiche. Non è un caso fortuito vedere che gli indici di povertà più gravi si trovano in molti paesi islamici Medio-Orientali. Ad esempio le donne, in Laicitemolti paesi dove vige la sharia, non possono lavorare ne andare a scuola. Questo ha effetti negativi nel tessuto economico-sociale di un qualsiasi paese poiché non essendoci mobilità sociale e meno capitale culturale le conseguenze saranno meno innovazione e anche meno reddito. L’innovazione è uno degli elementi che ha caratterizzato la nascita degli stati moderni fondati sull’uguaglianza degli individui.

Nonostante l’avvento della società moderna e quindi una conseguente secolarizzazione della religione, ovvero la perdita di rilevanza sociale da parte delle varie credenze, c’è una parte del popolo credente che resiste al cambiamento. Ad esempio, negli Stati Uniti, nei primi anni del ‘900 un gruppo di credenti protestanti pubblicarono dei manifesti con il titolo “The foundamentalist”. Questo gruppo, che oggi verrebbe definito pazzo ma a quei tempi aveva molti seguaci, si opponeva alla teoria scientifica dell’evoluzione; condannava pratiche che violavano la Bibbia come l’uguaglianza di genere o l’omosessualità (addirittura nel 1925 un professore fu messo sotto accusa perché insegnava l’evoluzionismo).

Il Fondamentalismo permea quasi tutte le religioni esistenti. Ma la domanda importante è: può un qualcosa che si basa su verità rilevate essere essere ammissibile in una società democratica? Dipende da come si diffonde una determinata idea. Ovvio che nei luoghi dove una credenza viene oppressa essa si ribella in modo altrettanto violento. Per evitare ciò si devono adottare politiche d’integrazione che possano ridurre la tensione sociale e rendere, in questo modo, un qualcosa di fondamentalista in moderato. Non è una caso che nelle società plurali e tolleranti la violenza religiosa sia rara.

Certo si deve riconoscere comunque che la religione in molti casi può avere effetti positivi sulla società. Può, ad esempio, promuovere la solidarietà sociale; è una forma di controllo sociale che può prevenire comportamenti ritenuti immorali; può dare benefici di natura psicologica come il conforto o la speranza. Tutti questi sarebbero buoni propositi se fossero usati, appunto, nel modo giusto. Se della religione, ne facciamo una interpretazione radicale, esse può avere un carattere disfunzionali e portare all’intolleranza fra le diverse fedi.

 

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