L’ultimo compleanno di Yahoo!

yahoo_logoIl 18 gennaio 1995 venne creato il dominio “yahoo.com”. Iniziava, così, una delle prime storie di successo nel mondo di Internet. Esattamente 22 anni dopo, ben poco rimane della gloria che fu. Ricavi in netto calo, scandali ed attacchi informatici hanno segnato gli ultimi anni di Yahoo che si è ritrovato, così, sull’orlo del fallimento. L’inevitabile vendita della società nel luglio scorso alla Verizon ha chiuso un epoca. Quale destino attende l’azienda statunitense che tra luci e ombre ha segnato i primi anni della rivoluzione informatica?

La nascita di Yahoo!
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Yang e Filo da giovani

Yahoo nacque nel 1994 da un’idea due studenti d’ingegneria elettronica della Stanford University, David Filo e Jerry Yang. I due si resero conto delle difficoltà di navigare in internet senza una bussola. Decisero quindi di creare la bussola, o meglio una guida, per  aiutare l’utente a trovare gli indirizzi di siti, da loro preferiti, divisi per temi. Il risultato del loro lavoro di indicizzazione è Jerry and David’s Guide to the World Wide Web (1994).

La guida di Jerry e di David divenne ben presto di largo uso. I due studenti decisero, così, di fondare una loro società e di registrare il proprio dominio “Yahoo.com”. Yahoo è l’acronimo di “Yet Another Hierarchical Officious Oracle”. Nella lingua inglese, in particolar modo nello slang statunitense, Yahoo significa anche sgraziato/zotico.  Filo e Yang scelsero il nome Yahoo perché tale espressione, con il punto esclamativo, è usata come esclamazione di gioia.

Nel gennaio 1995, come detto, crearono il proprio dominio. Nel primo anno, Yahoo registrò un notevole risultato con più di un milione di contatti e con centomila visualizzazioni di utenti unici mensili.

L’epoca d’oro

Nell’aprile 1995 avviene la consacrazione della società. La Sequoia Capital, una società d’investimento, versò, infatti, 3 miliardi di dollari a Yahoo. Iniziò, così, il regno digitale di Yahoo. Nel 2000 la homepage di Yahoo! era la pagina web più visitata al mondo.

Il successo del sito autorizzò i due fondatori ad ampliare l’offerta digitale con Yahoo Mail, Yahoo Messenger, una servizio di messaggistica istantanea, Yahoo News, e altri servizi. Numerose furono, inoltre, le acquisizioni di siti. Trionfale fu l’ingresso di Yahoo a Wall Street nel 1996. Nel gennaio 2000 un’azione dell’azienda era quotata 118 dollari. Il nuovo millennio si prospettava radioso per Yahoo.

La concorrenza di Google e le prime difficoltà di Yahoo!
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Logo di Google (dal 2015)

Nel 2001 Yahoo arrestò la sua corsa. La bolla finanziaria del 2001 investì anche l’azienda di Filo e Yang che vide un crollo del valore di mercato delle sue azioni da 118 a 8 dollari. La batosta finanziaria ridimensionò le aspettative di Yahoo. La comparsa di un nuovo competitor aggressivo, Google, destabilizzò la supremazia di Yahoo. Google, motore di ricerca fondato nel 1997 da Larry Page e Sergey Brin, anche loro studenti della Stanford, s’impose ben presto al grande pubblico.

E pensare che Yahoo ebbe l’opportunità di acquisire per ben 2 volte Google! Nel 1998 all’offerta di Page e Brin di 1 milione di dollari per acquistare PageRank, la prima versione di Google, Yahoo rispose picche. E nel 2002 quando il fenomeno Google aveva già iniziato a riscuotere un successo globale, Yahoo offrì 3 milioni di dollari per la grande G. Tuttavia Page e Brin rifiutarono la proposta richiedendo per la vendita della loro società 5 milioni di dollari. La trattativa non si concluse. E Google negli anni seguenti spodestò Yahoo!

Il declino di Yahoo! e l’OPA di Microsoft

Negli anni Duemila Yahoo! si scontrò duramente con Google per il predominio globale quale motore di ricerca. Nel 2006 l’azienda di Yang e Filo acquisì Flickr e si legò economicamente ad Alibaba, compagnia cinese dell’e-commerce. La società statunitense ha acquistato il 40% della compagnia cinese per 1 miliardo di dollari, rivendendo le sue quote a soli 7 milioni di dollari. Un pessimo affare.

Nel 2008, stante una progressiva diminuzione degli introiti di Yahoo, Microsoft, desiderosa di competere con Google, tentò la scalata all’azienda di Filo e Yang lanciando un’OPA di 44,6 miliardi di dollari. Yahoo, anche in questo caso, rifiutò l’offerta. Yang, criticato per la scelta, lasciò la carica di CEO.

Yahoo! nel 2008, comunque, strinse un rapporto di partnership con Bing, il motore di ricerca di Microsoft.

La svolta Mayer, Tumblr e la crisi del 2015
NEW YORK, NY - APRIL 27: Yahoo CEO Marissa Mayer attends the 2015 Yahoo Digital Content NewFronts at Avery Fisher Hall on April 27, 2015 in New York City. (Photo by Cindy Ord/Getty Images for Yahoo)
Marissa Mayer

L’estremo tentativo di risollevare le pericolanti sorti della società fu affidato a Marissa Mayer.  La Mayer, anche lei laureata in ingegneria alla Stanford, iniziò la sua carriera a Google nel 1999. Dopo una lunga collaborazione con la società di Mountain View, nel 2012 approdò a Yahoo! rivestendo la carica di CEO e di Presidente dell’azienda.

La Mayer, nei suoi anni di presidenza, ha cercato di riportare la società in utile e di migliorare i servizi offerti ottenendo risultati discreti sia nelle visualizzazioni che nei contatti al sito. Nel 2013 Yahoo! ha acquistato la piattaforma di blogging Tumblr per un valore di 1,1 miliardo di dollari. L’azione della Mayer non è risultata, però, sufficiente. Oramai la crisi di Yahoo! era inarrestabile.

Tra il 2012 e il 2015 la società si vide costretta a licenziare 3 mila dipendenti e a chiudere numerose filiali. Nel 2015 Yahoo! ha toccato il punto più basso della sua storia dichiarando una perdita del 91% degli utili rispetto all’anno precedente.

La vendita di Yahoo! e lo scandalo delle email

L’ultimo passo per Yahoo! è stata la vendita della società nel luglio del 2016 a Verizon, un gruppo USA di comunicazioni, per un valore di 4,6 miliardi di dollari.

Nello scorso dicembre è stato rivelata la sottrazione da parte di alcuni hackers, avvenuta nel 2014, di dati personali da almeno 500 milioni di caselle di posta elettronica di Yahoo! Una violazione della privacy che segna ancora più amaramente la fine di Yahoo!

A marzo, alla definizione della vendita, Yahoo! cesserà di esistere. La nuova società si chiamerà Altbaba. Finirà, così, anche se non del tutto, la storia di Yahoo! Una grande società che non ha saputo, o voluto, evolversi.

 

 

 

 

 

 

 

 

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