Amerigo Vespucci: da Firenze al Nuovo Mondo

Ritratto di Amerigo Vespucci

Il 22 febbraio 1512 moriva a Siviglia il navigatore fiorentino Amerigo Vespucci (1454-1512), l’uomo che ha dato il suo nome ad un continente. Vespucci ebbe il merito di comprendere, infatti, che il Nuovo Mondo, scoperto da Cristoforo Colombo, non era parte dell’Asia, ma era un nuovo ed inesplorato continente.

Vespucci è una personalità certamente famosa e notissima, ma non sempre è conosciuta in maniera approfondita. Proveremo, quindi, a delineare i caratteri dell’uomo e del navigatore. Andando oltre il nome.

Le origini familiari: I Vespucci

Amerigo nasce a Firenze nel 1454, figlio di Lisa Mini e di Nastagio Vespucci, membro di una delle più importanti famiglie della città. I Vespucci, alleati dei Medici, tra il XIV-XV secolo conobbero il loro periodo di maggior prestigio e ricchezza.

Botticelli, Sant’Agostino nello Studio (1480 circa) Chiesa degli Ognissanti. Si può notare in alto lo stemma gentilizio dei Vespucci.

In principio fu Simone Vespucci che alla fine del Trecento finanziò la costruzione dell’Ospedale di San Giovanni di Dio (in Borgo Ognissanti). Nella zona di Ognissanti, dove la famiglia possedeva numerose proprietà, i Vespucci edificarono il proprio palazzo. La famiglia, dal gusto raffinato e ricercato, si prodigò anche nelle commissioni artistiche. Nel Quattrocento artisti importanti lavorarono per il casato da Domenico del Ghirlandaio (Madonna della Misericordia e il San Girolamo nello Studio, Chiesa di Ognissanti), Piero di Cosimo e Sandro Botticelli.

Il rapporto di Botticelli con i Vespucci è fondamentale per la storia dell”arte rinascimentale. Botticelli, vicino di casa dei Vespucci, abitava in via del Porcellana, infatti, ricevette numerose commissioni dalla famiglia fiorentina. Come ad esempio il Sant’Agostino nello studio, Chiesa d’Ognissanti. Attraverso i Vespucci e i loro rapporti commerciali con i Medici, Botticelli entrò in contatto con Lorenzo di Pierfrancesco de’Medici. Lorenzo, detto il Popolano, fu committente della Nascita di Venere (1482-1485 circa) e della Primavera (1477-1482).

Un’amicizia fraterna legava Amerigo al coetaneo Lorenzo di Pierfrancesco. Per seguire da vicino gli interessi commerciali del Popolano il Vespucci si trasferì nel 1491 a Siviglia. Nella città andalusa venne conoscenza delle recentissime scoperte di Colombo.

I viaggi nel Nuovo Mondo

Non si conosce esattamente il numero dei viaggi di Vespucci nel Nuovo Mondo. Il fiorentino sarebbe partito per la prima volta nel 1497 come membro della spedizione spagnola capitanata da Juan Diaz de Solis. Gli europei avrebbero raggiunto, a quanto riporta lo stesso navigatore toscano, “una baia e scoprimmo un villaggio a modo di città, collocato sopra le acque come Venezia, nel quale vi erano venti grandi case, non distanti tra loro, costruite e fondate sopra robusti pali.” Per via della somiglianza con la città lagunare la regione venne chiamata Venezuela.

Stradano, Amerigo Vespucci risveglia l’America (1638)

Gli altri, possibili, tre viaggi (1499-1500; 1501-1504; 1503-15049) sono descritti in minuziose lettere indirizzate a Lorenzo il Popolano e al gonfaloniere della Repubblica Fiorentina Pier Soderini. Le lettere di Vespucci sono state spesso messe in dubbio dalla critica perché considerate non del tutto veritiere e frutto dell’immaginazione del navigatore fiorentino.

Quello che emerge è la convinzione del navigatore di trovarsi di fronte non a una parte dell’Asia, ma ad un nuovo Continente. Scrive Vespucci:”Arrivai alla terra degli Antipodi, e riconobbi di essere al cospetto della quarta parte della Terra. Scoprii il continente abitato da una moltitudine di popoli e animali, più della nostra Europa, dell’Asia o della stessa Africa”.

America
La carta geografica di Waldseemuller (1507)

La nascita del toponimo “America”, aggettivo femminile derivante dalla versione latina del nome di Vespucci, è, però, da attribuire al cartografo tedesco Martin Waldseemuller che nel 1507 per la prima volta lo usò nel suo Cosmographiae Introductio. D’allora il toponimo si è affermato rapidamente.

Vespucci, eroe quasi inconsapevole, si spense a Siviglia nel 1512.

Il suo nome, questo è proprio il caso di dirlo, resterà, però, per sempre scolpito nella storia.

 

 

 

 

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